CONVENTO DELLE SALESIANE il più bombardato di Sanremo

L’interno della chiesa costruita alla metà del 1700 dalla Badessa Madre Luisa Maria Teresa Grimaldi, dopo il bombardamento francese del 1944 e l’esplosione dei mas tedeschi parcheggiati nell’allora Mercato dei fiori.

Fra i preziosi reperti che riguardano aspetti ormai scomparsi della Sanremo d’epoca, spicca questa immagine  della facciata barocca, scattata da Jean Scotto nella seconda metà dell’800. La  documentazione si completa con un disegno dell’area occupata dal seicentesco Monastero delle Salesiane visto dal mare. L’anonimo  disegno a carboncino, reputato d’epoca tardo ottocentesca attorno al 1870, (ma più probabilmente della prima metà del 1700) mostra la facciata meridionale della monumentale struttura rivelando, in primo piano, l’esistenza di un porticato chiostrale sinora ignoto. La parte posteriore dell’opera appare sicuramente la più fedele al reale,  mentre il primo piano del chiostro potrebbe essere il risultato di  fantasia ricostruttiva.  Di certo si sa che sono state effettuate pesanti ristrutturazioni allo stato del luogo durante l’epoca napoleonica.  In merito alle vicende del Convento di Piazza Colombo, ex Caserma, ex Tribunale, ex scuola, ex ecc. ecc. ed ora stazione dei Pullman.  Con l’aiuto di  una Storia sul Convento delle Salesiane, ed avvalendosi del disegno a carboncino che uno dei più appassionati e competenti cultori di storia locale, l’Ing. Giuseppe Bessone di Bordighera ha gentilmente concesso di divulgare, si riesce a riportare alla luce l’aspetto di un monumento ormai scomparso. La prima pietra del grande edificio conventuale, venne posata da Monsignor Tommaso Pinelli, Vescovo  d’Albenga, il 12 maggio del 1672 e tre anni dopo fu completata la prima ala,  nella quale le Sorelle, ed una schiera di novizie, entrarono in processione  il giorno 8 ottobre 1675.  Per la Storia si chiamavano Maria Geronima Dufour, Luigia Madalena Langlois, Luigia Francesca Pericaud, Maria Angela Dalmazia; provenivano dal Monastero di Annecy e  risiedevano già a Sanremo da una decina d’anni nei modesti locali presso la chiesa di San Giuseppe, di proprietà delle Sorelle Turchine.  Nel 1678, quando la costruzione della seconda ala era arrivata al primo piano, il 1 ° e 21 agosto,  e per ben due volte,  26 galere dell’ Armada francese di ritorno da Genova bombardarono la Citta  e di colpo, “I tetti, le muraglie, i dormitori, le stanze tutte si videro perforate, aperte, conquassate”.  Un identico e tragico episodio si svolse nel 1745, quando mezza Europa si trovava totalmente immersa nella guerra di successione al trono imperiale, un conflitto si era acceso fra piemontesi ed austriaci, da una parte, ed anglo-franco-ispano-genovesi dall’altra. Questa volta i velieri erano solo13 e nel fatto che la squadra navale era inglese. Il comandante Rowley, per ingannare il tempo, pensò bene di assalire il porto alcune città costiere liguri ed il primo di ottobre toccò a Sanremo dove gli abitanti, pur disponendo di 30 cannoni, tentarono una trattativa col nemico senza attaccare per primi.  Nello spazio di due giorni, su Sanremo caddero 400 bombe e 1.200 palle; alla fine si verificò la distruzione di 70 abitazioni e nuovi danni  anche al Convento delle Suore Salesiane. Altri bombardamenti ben più pesanti sarebbero arrivati, 200 anni esatti più tardi, nell’ultima porzione della seconda guerra Mondiate 1940-45.  I danni furono presto riparati per opera di Madre Pericaud, che diede inizio anche alla fabbrica del terzo braccio «che, fu formato per il Noviziato, con dormitorio per le Novizie, infermeria, dispensa, cucina, refettorio e altra officina con sopra una deliziosa galleria»… Al Monastero mancava, pero, una chiesa vera e propria, e persino le esequie della Madre Dufour (5 luglio 1684) si svolsero nella piccola cappella allora esistente. I lavori per la costruzione di chiesa e del coro iniziarono dopo il 1688, grazie all’interessamento del nuovo vescovo M. Spinola , fratello del Cardinale di Cesarea e camerlengo della Santa Sede, il quale “solea passar sei mesi dell’ anno in San Remo. ”  La nuova chiesa,  fu consacrata il 22 agosto 1692.  Madre Luisa Maria Teresa Grimaldi (1662-1741), figlia di Luigi l° di Monaco, divenuta Madre Superiora nel 1709, diede nuovo impulso architettonico al Monastero inducendo il fratello, il Principe di Monaco, Antonio 1°, a finanziare gli affreschi e le pitture murali nella chiesa, facendo costruire nel 1719, il magnifico altare maggiore (attualmente sistemato nella Chiesa San Siro di Sanremo).  Inoltre, nel 1720 “fece erigere sopra la porta della Chiesa, di rimpetto all’altar Maggiore vaghissima orchestra travagliata a stucco marmorato da Eccelente Artefice, giacche non poteasi di effetivo marmo, stante I’eccessivo peso che non potea reggersi dal volto di essa orchestra nella quale repose un mediocre e bonissimo organo “.  La zona dedicata alla clausura fu notevolmente ampliata con un grandioso giardino “non meno utile per il gran reddito che se ne ritraeva, che comodo, ameno e dilettevole “, e venne trasferita la foresteria, all’esterno alla chiesa, in un appartamento attiguo alla clausura, ma staccato dall’edificio che era in origine un mulino da olio. Il secondo piano e “la mezz’aria” divennero foresterie, mentre il prima piano, opportunamente “privato di ogni luce e coperti i muri, fu posto in clausura per la fattura delle lane “.Gli edifici esistenti nelle vicinanze, furono adattati come abitazione del cappellano, separato dal monastero vero e proprio, ma “in modo che fosse sufficientemente vicino, ad esso“. Poiché divenuto necessario un nuovo refettorio più spazioso, cominciarono i lavori del terzo braccio, quello di levante, estendo verso sud le dimensioni del braccio, di ponente; con questa disposizione il convento assunse cosi la definitiva struttura ad U”.   Nel 1744 la flotta inglese, dopo aver bombardato Finale,  arrivò nelle acque antistanti Sanremo: gli abitanti e le sorelle ebbero appena il tempo di ripararsi per evitare le migliaia di bombe scagliate contra la città, che fu parzialmente distrutta. Ancora una volta, “miracolosamente, il Convento fu risparmiato dalla pioggia di fuoco, riportando solo danni ai muri esterniA seconda delle nuove leggi sovversive antireligiose, scatenate dalla Rivoluzione diffuse in tutta Italia ed in parte dell’ Europa, molti Monasteri furano confiscati e addirittura chiusi…  Fu così che nell’agosto del 1892, con assoluto silenzio, le suore lasciarono quella che per 200 anni circa era stata la loro casa e si ritirarono in via Visitazione. Nel 1844 il vecchio edificio divenne sede del Tribunale e della Caserma dei Bersaglieri.

 

Durante i quotidiani bombardamenti navali della Seconda Guerra Mondiale, il 20 ottobre 1944 la costruzione venne completamente sventrata e scoperchiata lasciando intatto il solo altare dei Grimaldi  che  oggi “Funziona” ancora nella Cattedrale di San Siro dove fu traslato. L’altro reperto rinvenuto tra le macerie dell’ex convento è il corpo di un monaco beato G Da Vigone  che ha trovato nell’altare di destra della Chiesa degli Angeli a pochi metri dalla prima sepoltura.  I due altari minori  della Chiesa originale, improvvidamente trascurati nel 1945 quando i resti ancora in piedi del tempio vennero abbattuti per far posto al “Solettone”,  vennero smontati  (da “qualcuno”)  e venduti. Una recente e minuziosa ricerca del Dott. Marco Mauro li ha rintracciati nella loro nuova sede, opportunamente restaurati. Si trovano in Venezuela, a Caracas nella Basilica  di San Pedro Apostol. 

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