ASSO film di Castellano e Pipolo con Adriano Celentano 1980

Adriano Celentano capita spesso da queste parti, basti pensare  alle sue presenze in occasione dei numerosi Festival ai quali ha partecipato, ma si può dire che sia effettivamente “di casa”  per le sue proprietà ad Ospedaletti ed a Capo Migliarese. Nel 1980 ha anche trovato il tempo di girare a Sanremo, all’Hotel Royal, una parte delle scene di Asso, allora gli andava di girarne uno all’anno. Per l’occasione ha invitato anche Edwige Fenech, l’attrice francese, diva del momento sugli schermi ed alla TV. La storiella, scritta e diretta da Castellano e Pipolo, comincia nel momento in cui  giunto finalmente Asso decide di sposare la bellissima Silvia e  promette a se stesso e alla futura moglie di rinunciare per sempre alla sua passione, quella delle carte, dove si è conquistato una grande fama ed anche quel soprannome come riconoscimento della sua indubbia abilità.  La prima notte di nozze, però, i buoni propositi svaniscono: Asso si reca al solito bar, dove riesce a vincere una grossa somma battendo uno dei suoi più pericolosi rivali, il “Marsigliese”. Purtroppo per lui, tornando all’alba verso casa, incontra il Sicario, che lo uccide freddamente, per ordine di Bretella, il proprietario del bar, invidioso della fortuna di Asso sia al gioco che con Silvia. Ma una fine così improvvisa non può rimanere senza seguito: anche se morto, Asso ottiene il permesso di tornare dalla moglie, e dopo averla convinta di essere ormai niente più che un fantasma, promette di cercarle un marito facoltoso per assicurarle un futuro…Asso è un incallito giocatore che si è guadagnato il soprannome per la sua bravura con le carte. Lo stesso giorno in cui si sposa viene a sapere che in città è arrivato il Marsigliese, un noto giocatore d’azzardo. La moglie Silvia si convince a lasciarlo andare ma soltanto a patto che quella sia l’ultima volta di Asso al tavolo di gioco. Asso va quindi al Bar di Bretella per incontrare il Marsigliese e giocare quella che viene subito definita “la partita del secolo”. Asso stravince, riducendo sul lastrico l’avversario. Di ritorno a casa però Asso incontra Sicario, un killer a pagamento che lo uccide; da questo momento Asso diventa un fantasma. Tornato a casa, racconta alla moglie della sua improvvisa morte e del fatto di essere visibile solo a lei grazie al suo amore. Silvia, inizialmente incredula, accetta la realtà del fatto solo quando viene chiamata a riconoscere la salma del marito all’obitorio. Il fantasma affianca quindi la sua vedova, cercando di trovarle un marito; la scelta ricade sul facoltoso banchiere Luigi Morgan, ancora innamorato della defunta moglie Enrichetta, il cui spirito darà dei consigli ad Asso sul come farli convolare a nozze, dando vita ad alcune divertenti situazioni. Bretella, approfittando della morte di Asso, tenta con ogni mezzo di conquistare Silvia, ma lei non cede. Asso incontra lo spirito di Sicario, che lo ha ucciso (a sua volta fatto fuori da Bretella dopo essersi rifiutato di uccidere Morgan e averlo avvertito che l’indomani sarebbe andato alla polizia per autodenunciarsi dell’assassinio di Asso), il quale gli rivela che a commissionare l’omicidio è stato proprio il barista. Asso può così vendicarsi del delinquente, che nel frattempo sta cercando di impedire la celebrazione del matrimonio tra Silvia e Morgan, rapendo quest’ultimo. Dopo un rocambolesco inseguimento, Asso riesce a salvare il banchiere e a far arrestare Bretella. Morgan, però, decide di non sposare più Silvia, tenendo fede ad un voto fatto durante  l’inseguimento: se si fosse salvato dal rapimento sarebbe rimasto per sempre lo sposo della sua amata Enrichetta. Silvia finisce per innamorarsi di un giocatore di poker, il Varesino, bravo almeno quanto Asso e con la sua stessa faccia, e il fantasma svanisce, non prima di contraddirsi nel ricordare alla moglie che un tipo simile sarebbe stato capace di abbandonarla per giocare una partita a carte. Asso arriva infine in paradiso, e si mette a giocare a poker con Dio in persona. Perde, ma Dio gli promette una rivincita tra qualche millennio.

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