Nella Sanremo di metà 900 una luogo di ritrovo di elevato tono e degno d’essere ricordato è stato il Tea room Daetwiller aperto e gestito dall’omonimo cittadino svizzero nei locali, in seguito occupati dalla Banca d’America e d’Italia, di Via Vittorio. Il Daetwiller è stato a lungo anche il più esclusivo e distinto dancing» degli anni pre e post seconda guerra mondiale, frequentatissimo soprattutto dalla clientela straniera, attratta dall’accogliente ambiente, dalla bontà della sua pasticceria ed in particolar modo dagli inimitabili plum-cakes. Il concittadino Carlo Dapporto, sin d’allora, ne fu attivo animatore esibendosi più volte fornendo i primi saggi di quella sua naturale ed elegante comicità che lo avrebbe portato molto presto a raggiungere le più alte vette in campo artistico ed a conquistare le platee del teatro leggero quale star di prima grandezza. Nell’estate del 1945 fu anche sede di una delle prime maratone a premio per coppie di ballerini, durata ininterrottamente 48 ore: manifestazione di gran successo alla quale i cittadini di Sanremo assistettero piacevolmente incuriositi per tutte le novità “ arrivate con gli americani” come le Am Lire ed il Boogie-wooghi. Vi ha letto sovente il Secolo XIX, davanti al famoso cappuccino con pasticcini, l’Aga Khan. Il Mago di Napoli D’Angelo che vediamo al suo arrivo a Sanremo accolto dai giornalisti locali, e da Pier Busseti, Gestore pro tempore del Casinò.
Quanto al “rinomatissimo indovino, esoterista, fattucchiero ecc.” per l’ intera stagione invernale aveva eletto il Daetwiller quale suo ufficio di consulenza per chi avesse voluto conoscere il proprio futuro, ma soprattutto i numeri sicuri delle instancabili Roulettes.
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